Dalla Sutra del Diamante (traduzione cinese) il più antico testo a stampa realizzato con la tecnica della xilografia, ai caratteri mobili in porcellana inventati dal tipografo cinese Bi Sheng nel 1041, ai blocchi per la stampa in caratteri uguri rinvenuti a Turfan e datati attorno al 1300 fino all’introduzione della tecnica a caratteri mobili (tasselli metallici con in rilievo un carattere) in Europa dal tedesco Johannes Gutenber (“Bibbia di Gutenberg” stampata a Magonza nel 1455) alla moderna stampa offset il filo conduttore è il bisogno dell’uomo di comunicare e di trasmettere le proprie conoscenze in modo diffuso e duraturo.
L’invenzione della stampa ha mutato e ampliato il nostro modo di pensare e di comunicare rispetto ai testi manoscritti assumendo una funzione fondamentale nello sviluppo della civiltà umana. La stampa ci consente di fissare il pensiero in modo standardizzato: ogni copia è identica (anche negli errori), perché sono tutte prodotte dalla stessa matrice.
Stampare è anche predilezione per il dettaglio che va dalla progettazione alla messa in opera di un prodotto nella consapevolezza che questo perdurerà nel tempo.